La piana di Giza, dal punto di vista geografico, non è un posto qualunque e la posizione delle piramidi, se casuale, sarebbe una formidabile coincidenza. La Grande Piramide di Cheope poggia, infatti, esattamente al centro della massa terrestre, cioè all’incrocio fra il meridiano (il 30°) e il parallelo (il 30°), che coprono la maggiore porzione di terra. In questo senso non è azzardato affermare che la Grande Piramide segna il vero centro del mondo. È possibile che gli antichi siano stati in grado di individuarlo e abbiano voluto sottolinearlo costruendoci sopra i loro enormi monumenti? Per quanto riguarda l’orientamento delle piramidi ci troviamo davanti ad un’altra inquietante coincidenza o a una perizia dei costruttori che anche oggi è difficile imitare. Le quattro facce della Grande Piramide guardano esattamente verso il nord, il sud, l’est e l’ovest del mondo. Secondo recenti calcoli la differenza con il polo nord magnetico è di appena tre minuti di grado, uno scarto davvero insignificante (0,015 %). Come è stato possibile ottenere tanta precisione quando il più riuscito tentativo moderno di orientare un edificio (l’Osservatorio astronomico di Parigi) registra una distanza dal nord magnetico di ben sei minuti? E c’è ancora un’altra osservazione da fare. È stato evidenziato che tirando le due diagonali nord-est, nord-ovest della Grande Piramide si forma un cono che racchiude esattamente il delta del Nilo. Con quali mezzi i costruttori sono riusciti a misurare l’esatta posizione del fiume rispetto a Giza? È lecito allora domandarsi: sono tutte fortunate coincidenze o è un altro dei grandi misteri che aleggiano attorno alle più famose e antiche costruzioni del mondo?